"Nel costruire una città che soddisfi i bisogni umani dobbiamo cominciare dai bisogni dell'infanzia. Questi ci danno la base sulla quale possiamo costruire il contatto con gli altri esseri umani, con l'ambiente fisico, con il mondo vivente e con le esperienze, attraverso le quali si può realizzare la piena umanità degli individui e della società."M. Mead, "Neighborhoods and human needs" ,New York, 1966
Perché noi madri non possiamo rivendicare il diritto di avere strade sicure per pedoni e ciclisti all'interno dei nostri paesi? Per quale motivo non siamo libere di organizzare le nostre giornate senza dover portare i bambini prima a scuola, in palestra poi a lezione di musica? Perché la città è diventata così pericolosa ed ostile con noi cittadini piccoli e grandi?
Ma allora per quale ragione non possiamo cominciare a pensare di intraprendere un percorso di cambiamento di mentalità e di consapevolezza per poter migliorare la qualità della nostra vita? La conclusione è ovvia ma non banale: tutti ci dobbiamo impegnare! Inoltre con l'elezione diretta dei sindaci abbiamo una grossa opportunità: condizionare la politica locale!
Per iniziare un processo virtuoso dobbiamo cambiare i nostri stili di vita e le nostre città usando come parametro i bisogni dei bambini e non quelli degli adulti perché se la città andrà bene al bambino andrà sicuramente bene alla mamma con il passeggino, all'anziano, al disabile e di conseguenza a tutti noi.
Ma allora per quale ragione non possiamo cominciare a pensare di intraprendere un percorso di cambiamento di mentalità e di consapevolezza per poter migliorare la qualità della nostra vita? La conclusione è ovvia ma non banale: tutti ci dobbiamo impegnare! Inoltre con l'elezione diretta dei sindaci abbiamo una grossa opportunità: condizionare la politica locale!
Per iniziare un processo virtuoso dobbiamo cambiare i nostri stili di vita e le nostre città usando come parametro i bisogni dei bambini e non quelli degli adulti perché se la città andrà bene al bambino andrà sicuramente bene alla mamma con il passeggino, all'anziano, al disabile e di conseguenza a tutti noi.
Come migliorare le nostre città? Rendendole più sicure affinché il bambino possa muoversi in sicurezza sulle strade per raggiungere i suoi luoghi di studio e gioco senza il controllo adulto. Ripensando alle strade come luogo di comunicazione e d'incontro. Recuperando atteggiamenti di cooperazione per una città piùsolidale. Semplicemente potremo dire realizzando "La cittàdei bambini" (Francesco Tonucci).
In che modo? Attraverso la partecipazione corretta e consapevole dei cittadini piccoli e grandi in collaborazione con le scuole e le Amm.ni locali. La strategia da applicare è quella della progettazione partecipata che "non mira alla soddisfazione delle aspettative egoistiche ed individuali, ma al raggiungimento di obiettivi collettivi che si risolvano in un vantaggio reciproco per gli individui che partecipano" (Raymond Lorenzo, 2005) E' questa la metodologia che adottiamo nel progetto percorsi colorati promosso dall' Amm.ne Comunale di Montecchio Maggiore e dall'Istituto Comprensivo Statale n.l. Nel precedente anno scolastico si sono analizzate le problematiche di viabilità ciclo-pedonale, studiato e progettato il cambiamento e la messa in sicurezza di alcuni percorsi. A conclusione si è prodotto una relazione finale contenente delle schede d'analisi e di progetto di tutte le vie dei percorsi casa-scuola. Lo studio è stato svolto da cittadini volontari di Montecchio Maggiore mentre i percorsi sono stati individuati sulla base di questionari rivolti ai genitori dei bambini e ragazzi, camminate di quartiere, colloqui individuali e brevi interviste. Per l'anno scolastico in corso il gruppo di cittadini, coinvolti nello scorso progetto, ha manifestato la volontà di far continuare il percorso continuando i11avoro di sensibi1izzazione nelle scuole e nella cittadinanza e soprattutto mantenendo un costante dialogo con l'Amm. ne in carica e gli uffici tecnici responsabili della progettazione. L'Amm.ne ha recepito lo scorso anno alcune opere ritenute tra le più urgenti dalla cittadinanza e realizzerà una parte dei lavori entro primavera di quest'anno. Inoltre dal primo marzo fino all'ultimo giorno di scuola sarà attivo un servizio di accompagnamento pedibus organizzato dallo stesso gruppo autodefinito Montecchio si mobilita. I volontari avranno la copertura assicurativa della scuola e, a rotazione su quattro percorsi, si prevedono per il primo mese circa cinquanta volontari. Siamo sicuri che i bambini saranno numerosi e speriamo che gli autisti aumentino! Se volete contattarci scrivete a :
In che modo? Attraverso la partecipazione corretta e consapevole dei cittadini piccoli e grandi in collaborazione con le scuole e le Amm.ni locali. La strategia da applicare è quella della progettazione partecipata che "non mira alla soddisfazione delle aspettative egoistiche ed individuali, ma al raggiungimento di obiettivi collettivi che si risolvano in un vantaggio reciproco per gli individui che partecipano" (Raymond Lorenzo, 2005) E' questa la metodologia che adottiamo nel progetto percorsi colorati promosso dall' Amm.ne Comunale di Montecchio Maggiore e dall'Istituto Comprensivo Statale n.l. Nel precedente anno scolastico si sono analizzate le problematiche di viabilità ciclo-pedonale, studiato e progettato il cambiamento e la messa in sicurezza di alcuni percorsi. A conclusione si è prodotto una relazione finale contenente delle schede d'analisi e di progetto di tutte le vie dei percorsi casa-scuola. Lo studio è stato svolto da cittadini volontari di Montecchio Maggiore mentre i percorsi sono stati individuati sulla base di questionari rivolti ai genitori dei bambini e ragazzi, camminate di quartiere, colloqui individuali e brevi interviste. Per l'anno scolastico in corso il gruppo di cittadini, coinvolti nello scorso progetto, ha manifestato la volontà di far continuare il percorso continuando i11avoro di sensibi1izzazione nelle scuole e nella cittadinanza e soprattutto mantenendo un costante dialogo con l'Amm. ne in carica e gli uffici tecnici responsabili della progettazione. L'Amm.ne ha recepito lo scorso anno alcune opere ritenute tra le più urgenti dalla cittadinanza e realizzerà una parte dei lavori entro primavera di quest'anno. Inoltre dal primo marzo fino all'ultimo giorno di scuola sarà attivo un servizio di accompagnamento pedibus organizzato dallo stesso gruppo autodefinito Montecchio si mobilita. I volontari avranno la copertura assicurativa della scuola e, a rotazione su quattro percorsi, si prevedono per il primo mese circa cinquanta volontari. Siamo sicuri che i bambini saranno numerosi e speriamo che gli autisti aumentino! Se volete contattarci scrivete a :
T A N D E M
a r c h i t e t t i
arch. Alessia Tadiello
fonte: "Il Punto" di Creazzo n° 161 del 2 marzo 2007
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